REP
Il Rilascio Emozionale Psicointegrato sostiene la persona affinchè possa trovare dentro di sé la forza per affrontare il cambiamento desiderato e costruire un nuovo equilibrio interiore.
Per Rilascio Emozionale Psicointegrato® si intende un lavoro volto a liberare le emozioni, sciogliere i blocchi energetici nel corpo, al fine di ottenere un aumento delle energie disponibili, e quindi una maggiore capacità di sostenere la nostra presenza.
I mezzi per arrivarci sono il corpo e il respiro in particolar modo:
- Il corpo perché è in contatto col nostro sentire profondo, non può mentire, serba memoria intatta del nostro vissuto, ed è il mezzo con cui andiamo nel mondo.
- Il respiro perchè è la prima mobilitazione dell’energia e il meccanismo che ne permette l’utilizzo; tramite il respiro, contattiamo la nostra presenza e con essa il nostro sentire, consentendoci così di esplorare sensazioni, sentimenti ed emozioni. La respirazione è inoltre strettamente legata al flusso dei pensieri, perciò l’atto stesso di espanderla apre spazi più ampi al nostro interno, aumentando enormemente la nostra capacità di stare con quello che c’è: questa capacità sta alla base di qualunque possibilità di guarigione. Interessante notare in proposito come i polmoni, la cui superficie interna supera di decine di volte quella dell’epidermide, siano il nostro maggior organo di contatto con il mondo esterno. E che il 70% del sistema di disintossicazione del nostro organismo dipende dal respiro (mentre solo il 30% dipende da feci e sudore).
Obiettivi principali del lavoro di Rilascio Psico Emozionale sono:
- imparare a leggere ciò che ci sta accadendo qui ed ora
- far diventare quest’attitudine qualcosa di quotidiano
- spostare l’attenzione della persona da ciò che pensa a ciò che sente
- passare da un focus centrato sull’esterno ad uno centrato sull’interno
Believe yourself
GESTALT
Le tecniche gestaltiche sono applicabili al singolo, alla coppia, alla famiglia, o ad un intero gruppo, con l’obiettivo di aiutare le persone a migliorare il proprio livello di benessere.
La terapia della Gestalt, che inizialmente era stata chiamata della Concentrazione o Esistenziale, utilizza un termine tedesco che significa “struttura-forma”, in riferimento all’omonima psicologia della percezione.
Tale psicologia sosteneva che il nostro campo percettivo si organizza spontaneamente in insiemi strutturali e significativi (quindi forme o gestalt). Perciò la nostra percezione di una totalità, ad esempio di un volto umano, non può ridursi alla semplice somma degli stimoli percepiti, gli occhi più la bocca più il naso, perché il tutto è diverso dalla somma delle parti: così quel viso non è soltanto il frutto della sommatoria dei suoi lineamenti.
Cogliere l’elemento, o figura emergente, che è più carico di significato e di energia in un determinato momento, consente all’individuo di far convergere su di esso le forze disponibili. E da questo punto sarà così possibile far emergere la propria personale soluzione del problema.
Di grande importanza anche l’attenzione puntata sul qui ed ora, cioè sulla figura che emerge dallo sfondo nel momento attuale: cosa senti adesso? Cosa stai facendo in questo momento? O cosa stai cercando di evitare?
Scopo dell’approccio gestaltico è far scoprire, esplorare e sperimentare alla persona la sua propria forma e la sua interezza; con l’obiettivo di integrare tutte le parti scisse, affinché essa realizzi in pieno le proprie potenzialità. Si tratta di un percorso esperienziale che dà grande importanza all’ascolto del corpo e delle emozioni, come mezzi di liberazione e consapevolezza.
Ogni persona ha in sé un insieme di potenzialità sufficienti a farle superare le avversità e a farle esplorare la propria felicità
PSICOSINTESI
L’approccio psicosintetico non si occupa di guarire la persona ma di aiutarla ad acquisire la libertà per accettare ciò che è e scegliere attivamente la sua strada.
Una delle tecniche psicosintetiche di maggiore importanza è l’esercizio di autoidentificazione e disidentificazione: esso ci consente di riconoscerci come esseri costituiti da un qualcosa, un intero, che non è composto esclusivamente dalla nostra storia personale, dal nostro corpo o da quel dato problema. Gli scopi dell’approccio psicosintetico possono essere riassunti in: conosci te stesso, possiedi te stesso, trasforma te stesso.
La vita non procede per riempimento di vuoti, ma per conquista di spazi interiori
R. Assaggioli