S. è figlia di una mia amica. Ha vent’anni e ha appena avuto il coronavirus. Febbrone altissimo, dolori, lettiga di corsa al pronto soccorso, mamma e papà seguono in auto. Tampone ed è positiva, lastra toracica polmoni liberi, no ricovero. All’alba rientra a casa coi genitori.
Seguono tre giorni di febbre, a letto a casa sua. Oggi è guarita. Rimane isolata in casa per altri quindici giorni come da protocollo. Sta bene, se l’è cavata in quattro giorni.
Il virus però è passato anche a mamma e papà. Ora sono entrambi a letto, a casa propria con febbre, tosse eccetera. Sanno già di essere positivi. Il medico ha detto che ci metteranno di più ma restano nel loro perchè “se non ci sono complicazioni polmonari o altre patologie pregresse ad aggravare è gestibile da casa”.
Questa purtroppo non è l’esperienza di tutti, ad alcune persone non è andata così e lo sappiamo bene. Ma le storie di guarigione vengono raccontate troppo raramente, dimenticando di come abbiano il duplice potere di lenire la pena e accendere la speranza.
restiamo svegli
La mia speranza più forte è che le persone restino sveglie. Sveglie ora per tenere il loro metro di distanza e sveglie tra due mesi per prendersi cura in modo nuovo dell’ambiente in cui viviamo.
Restiamo svegli per accorgerci che gli uccelli sono tornati a cantare nella fontana di Trevi, i delfini a nuotare nel porto di Cagliari, i pesci a sguazzare nei canali di Venezia limpidi come ruscelli. Restiamo svegli per accorgerci di quanto contribuiamo al nostro malessere col nostro stile di vita.
In questi giorni l’aria è respirabile perfino in Lombardia! E questo cosa ci dice?! Che se restiamo svegli comprendiamo che un ambiente sano è la base della nostra salute e anche la miglior prevenzione possibile alla stra grande maggioranza delle malattie, allora davvero questa resterà un’esperienza unica e isolata. Ma se non lo capiremo nemmeno a questo giro ricordiamoci che dopo il Covid19 c’è il 20..!
A me piace pensare che la danza dei delfini piaccia a tutti e che la capacità di evolvere grazie alle difficoltà sia insita in ognuno di noi.
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