PRIMAL: DALLA PAURA ALL’AMORE

da | Primal

Perchè anche se conosco i motivi della mia paura non riesco a smettere di avere paura?
Perchè sapere non basta per capire e capire non basta per cambiare?
Esiste un viaggio, profondo e potente, che fa molto di più che rispondere a queste domande: mette pace tra la testa e il cuore, tra il passato e il presente, tra noi e le nostre reazioni. Scopri leggendo di cosa si tratta…

 ”Noi non vediamo le cose per come sono. Le vediamo per come siamo” Anais Nin

Noi non reagiamo alle cose in se stesse ma a ciò che ci suscitano. Il nostro modo di agire è determinato dalla percezione che abbiamo del mondo esterno, e la percezione del mondo esterno è legata alle nostre credenze, ai nostri modi di pensare, alla nostra storia personale. Perciò quando un occidentale vede una persona anziana vede un vecchio. Quando un orientale vede una persona anziana vede un saggio.
Il primo ha un tipo di credenza, il secondo ne ha un’altra.

“Le nostre credenze sono cani da guardia che evitano il cambiamento”

Le credenze sono un pacchetto di insegnamenti ed esperienze che abbiamo ricevuto in modo più o meno cosciente dalla nostra nascita in avanti da parte delle persone che ci circondavano.
Per questo possiamo dire che le credenze non sono del tutto nostre. Esse ci sono state in gran parte trasmesse, dalle persone che hanno filtrato la nostra esperienza del mondo, formato la nostra educazione, sensibilità e intelligenza: cioè i nostri genitori.

Scendiamo più nel concreto con un esempio: la credenza che mi è stata trasmessa è che dire di no è sconveniente. Questo è il messaggio veicolato ma cos’è che ha fatto sì che il messaggio fosse così indelebile in me? E’ stata l’emozione legata all’esperienza. Le volte in cui ho detto il sì al posto del no sono stato benvoluto, accolto e sostenuto. Al contrario, quando ho provato a dire di no non ho ricevuto più lo stesso grado di attenzione (considerazione, affetto, amore).
La paura di restare senza nessuno accanto è stata la molla che mi ha fatto dire sì anche quando era no, scappando sempre più lontano dalla mia verità.
Così funzionano le nostre credenze. Sono cani da guardia che evitano il cambiamento nonostante la situazione presente non sia affatto preferibile.

CONSAPEVOLEZZA: LA BASE DEL CAMBIAMENTO

Ma se siamo tutti condizionati da credenze di cui non abbiamo neanche piena consapevolezza, quali sono le risorse per imprimere un cambiamento?

  • 1 Scoprire che ho delle credenze e che le sostengo a prescindere dalla loro validità nel presente
  • 2 Scoprire che queste credenze, anche molto remote nella memoria, sono state trasmesse
  • 3 Scoprire quanto queste credenze, formatesi x anni fa, determinano a tutt’oggi il mio modo di agire
AMORE: IL MEZZO PER IL CAMBIAMENTO

Come si cambia una credenza così da permettere un vero cambiamento? Sostituendo l’amore per se stessi che abbiamo nel cuore alle minacce di separazione gridate della mente. Ad esempio sbloccare l’emozione di paura o di rabbia che impedisce l’alleanza interiore tra me e la mia verità.

Forza, perseveranza e pazienza sono alleati fondamentali per un cambiamento ma senza l’amore per noi stessi nulla giunge a radicarsi. L’amore è stato il linguaggio con cui abbiamo comunicato con i nostri genitori fin dal primo giorno. L’amore, scambiato o rifiutato ha costruito la nostra prima relazione: quella con la madre. E da essa la seconda, quella con noi stessi. E via via tutte le altre.

Nel processo di rivitalizzazione delle risorse personali Primal – la prima Libertà c’è anche questo: lo spazio per essere se stessi senza maschere, ne compromessi o mezze verità. Per esprimere le proprie emozioni, dare voce alle proprie domande e condividere il proprio sentire in un ambiente sicuro, privo di giudizi, con persone empatiche al proprio fianco. Questo permette di rivivere emozioni dimenticate sentendo che l’accettazione e l’amore per la tua persona restano intatte.
Il processo Primal va all’origine per scoprire qual è stato l’inizio, arrivando così al cuore del condizionamento e spezzarne la catena di false credenze per restituire alla persona la sua innata bellezza.

Così ne parla un neo papà: “Primal è stato un processo molto profondo e potente. Un passo importante nella mia vita per risanare le mie radici, i miei schemi, le mie ferite e il mio condizionamento. Ho avuto un’immagine nitida della mia storia, dei miei rapporti famigliari e di me stesso. Ho potuto concentrarmi solo su di me in uno spazio fantastico, sicuro, solidale, nutriente ed amorevole. Un passo importante nel mio sviluppo come essere umano. Prima come figlio e ora anche come padre”

PRIMAL – la prima libertà inizierà sabato 29 Agosto 2020 a Valeggio VR

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