IL BAMBINO INTERIORE: dalle ferite alle risorse

Il bambino interiore è quella parte della nostra struttura psichica legata alle esperienze della nostra infanzia. Essa conserva i sentimenti e le esperienze così come sono stati vissuti durante l’infanzia.
Tra le ferite del Bambino Interiore c’è il senso di abbandono o isolamento, il bisogno di riconoscimento, la paura, la scarsa autonomia, l’aggressività e la mancanza di autostima.
Tra le qualità del Bambino Interiore troviamo la giocosità, la creatività, la capace di stupirsi, di essere vulnerabile, di lasciare andare, di espandersi, di fidarsi.

Il lavoro sul bambino interiore è una scoperta delle nostre risorse e una cura per le nostre ferite.
Abbiamo tutti una parte che non è mai stata amata nel modo in cui avevano bisogno da bambini.
Contattare il Bambino Interiore significa entrare dentro noi ad esplorare i nostri veri sentimenti e le parti che sono state rifiutate perchè etichettate come inappropriate. Significa anche riscoprire la nostra innocenza originaria, il nostro naturale entusiasmo e una montagna di energia disponibile!

In che modo il Bambino Interiore influenza la nostra vita adulta?

Quando eravamo piccoli abbiamo dovuto adattarci alle situazioni create dal clima e dalle scelte famigliari senza poterle contestare, cambiare o evitare. Abbiamo imparato a reagire e difenderci come potevamo e ci siamo abituati a comportarci in un determinato modo in risposta agli eventi. Ad esempio se venivamo lasciati spesso da soli abbiamo imparato a fare della solitudine il nostro guscio, chiudendoci in noi stessi. Da adulti non comprendiamo perchè ci sia così difficile dare fiducia ad una relazione. Altri hanno imparato a chiedere continue attenzioni, anche in modo aggressivo, pur di sentirsi considerati. Da adulti si stupiscono di come le persone alla fine li abbandonino.
Crescendo infatti questi schemi di comportamento non ci hanno abbandonato, al contrario, sono diventati quello che noi chiamiamo “il nostro carattere”. Il risultato di questa coazione a ripetere, che significa rispondere con uno schema ripetitivo agli eventi della vita, ci ha resi incapaci di dare risposte diverse e quindi di creare un risultato diverso. La base di ogni cambiamento infatti infatti sta nella capacità di mettere in campo un comportamento nuovo.
Continuando a comportarci sostanzialmente sempre nello stesso modo abbiamo creiamo un circolo vizioso che ci fa sentire in trappola e soprattutto soli.

“Ogni bambino nasce felice, innocente, colmo di meraviglia. Poi accade qualcosa, e tutti quei bambini meravigliosi si perdono: la loro innocenza viene distrutta. E tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie e pietre colorate sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Il bambino vive nel momento presente.” Osho